Tre poesie di Silvia Secco

Mi hai detto – rinomina il mondo

come il primo uomo, pronuncia il gusto

all’infinito, dì il nome del frutto.

Io, ogni cosa chiamo, ognuna genero

e sono dio nel mio chiuso giardino

e questo è il mio figlio prediletto

che ho dato in cibo al lupo. E questo

che ne rimane lo impasto di nuovo

io qualche decina di amarene

mi covo nel grembo. Per voi preparo

un pane in dono, minuscolo ed agro.

 

***

 

So la gestazione del dolore, lenta

nei sostrati. Gli aghi smessi dalle alture

sono scesi, coprono il luogo della cova.

La resina cala il suo destino d’ambra

riscrive per intero Robert Frost

sulle ali degli insetti. Si assicura l’immortalità

che non riguarda gli umani.

Loro si ostinano nella finzione

– parlano del tempo come se ne avessero –

 

***

 

Le anziane madri – le mani sul ventre

che ha custodito – hanno nozione

del tempo. Ci cantano all’orecchio

che ne avremo, da morte, per riposare

la quiete concessa finalmente

la coerenza dell’ultima parola

fissata nell’eternità, quando saremo pietre

purissimi diamanti, e non avremo pietà

di nessuno. Allora, senza gli occhi, senza l’opinione

saremo trasparenti esseri di perfezione.

Sceglieranno per noi i fiori delle spose. Poi

dopo le cerimonie, ci dimenticheranno.

 

***

Poesie di Silvia Secco

Dalla prima sezione “Tu sentissi come/ come mi urla il cuore questa litania./ Mi urla come un bambino.”

Della raccolta inedita “Amarene” di prossima auto-pubblicazione con Edizionifolli.

 

***

Silvia Secco (1978) nasce a Sandrigo, in provincia di Vicenza. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Bologna, dove vive, e lavora a Milano. Scrive in italiano e in dialetto alto-vicentino. Sue poesie sono state premiate o segnalate in alcuni concorsi nazionali. Alcuni testi poetici compaiono nelle antologie dei premi, in riviste, o sono pubblicati in rete. Alcuni testi, inoltre, sono contenuti in antologie collettive (Sotto il cielo di Lampedusa, annegati da respingimento – Rayuela Edizioni – e Muovimenti, segnali da un mondo viandante – Terra D’Ulivi Edizioni -). In prosa ha curato la presentazione di alcune esposizioni fotografiche ed artistiche, in particolare per la pittrice vicentina Martina dalla Stella (www.martinadallastella.com); suoi articoli e recensioni ad altri autori si trovano nella rivista Le Voci Della Luna e nella fanzine on line per la diffusione della poesia Versante Ripido (www.versanteripido.it) con la quale collabora dal 2015. Grazie al Premio Franco Fortini, nel 2014 ha pubblicato con la casa editrice CFR di Gianmario Lucini la sua raccolta poetica d’esordio: L’equilibrio della foglia in caduta, la quale ha ricevuto il secondo premio per la poesia edita al concorso San Domenichino Città Di Massa. Ha fatto parte dello staff organizzativo del Festival Bologna In Lettere, diretto da Enzo Campi, e del gruppo poetico bolognese Gruppo 77. Realizza le piccole edizioni artistiche Edizionifolli. A luglio 2016, con Samuele Editore, pubblica il suo secondo libro di poesia Canti di cicale, le cui presentazioni sono proposte nella forma di recital-spettacolo in collaborazione con il giovane musicista e cantautore Alessandro Baro. Assieme alla redazione di Versante Ripido, da settembre 2016, è impegnata nella organizzazione e proposta della rassegna poetica IGiovedìDiVersi, giunta, nel 2018, alla seconda edizione.

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One thought on “Tre poesie di Silvia Secco
  1. Ciao Silvia, ho un chiaro ricordo di te e dei tuoi consigli riguardo alla pubblicazione….
    Le tue poesie sono insolite, enigmatiche, le rileggo e sento smuovere dentro qualcosa che forse riappare

Rispondi a Adriana Bonardo Annulla risposta

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